Le acque in bottiglia non sono tutte uguali: la composizione in sali minerali può rendere un’acqua più adatta a una fase della vita piuttosto che ad un’altra. Scopriamolo insieme!
• Introduzione
• L’acqua per i bambini dallo svezzamento all’età infantile
• L’acqua per bambini e adolescenti
• L’acqua per la donna in età fertile
• L’acqua per le donne in gravidanza e in allattamento
• L’acqua per la donne in menopausa e per le persone anziane
Introduzione
Sappiamo tutti che non possiamo vivere senz’acqua. Mantenere il corretto stato di idratazione è importante per il corretto funzionamento delle molteplici reazioni metaboliche che si ripetono tutti i giorni nel nostro organismo.
L’acqua è importante prima di tutto perché il nostro corpo è costituito per circa il 65-70% da acqua. Il meccanismo della sete è molto preciso: il nostro organismo, attraverso dei “check” di controllo e attraverso ormoni e neurotrasmettitori, riesce a capire quando il livello di idratazione scende troppo e ci comunica di bere. Così come ci avvisa quando la nostra vescica è piena, ed è quindi il momento di liminare i liquidi in eccesso.
L’acqua presente nel nostro organismo è suddivisa in due compartimenti: quello intracellulare (ossia l’acqua che si trova all’interno delle nostre cellule, e che rappresenta i 2/3 del volume totale) e quello extracellulare (comprendente il plasma, la linfa, il liquido interstiziale e quello cefalorachidiano).
In tutti questi compartimenti l’acqua svolge le sue funzioni, che si possono sintetizzare nei punti seguenti:
1. Depurazione: è attraverso l’acqua che l’organismo elimina scorie e tossine, tramite le rine e il sudore;
2. Digestione: l’acqua facilita nel tubo digerente il transito degli alimenti introdotti;
3. Regolazione della temperatura corporea: attraverso la traspirazione e quindi il sudore, l’acqua aiuta a mantenere la temperatura corporea nella normalità;
4. Trasporto: l’acqua è il veicolo principale per le molecole necessarie alla costruzione di tutti i nostri tessuti.
È per tutti questi motivi che è evidente che non potremmo vivere senz’acqua.
Le acqua che beviamo però non sono tutte uguali, perché differiscono nella composizione in minerali. Le acqua sgorgano da sorgenti diverse, e lungo il loro cammino accumulano in misura diversa dei sali minerali, che le danno anche un certo “sapore”.
Quante volte ci siamo trovati a dire, “quest’acqua è insipida” oppure “quest’acqua è troppo calcarea!”. Insomma, è evidente che le differenze tra un tipo di acqua ed un altro le sentiamo anche al palato.
In base al residuo fisso le acque si distinguono infatti in minimamente mineralizzate (quelle che definiamo le acque insipide!), oligominerali, minerali e ricche di sali minerali.
In base invece al contenuto dei diversi minerali possiamo distinguere ad esempio le acque “calciche” (ricche di calcio”, quelle “clorate” (ricche di cloro) o quelle “magnesiche” (ricche di magnesio) e così via. I minerali hanno un ruolo importante nel nostro organismo, tanto che a tutti sarà capitato di dover prendere degli integratori di sali minerali, come ad esempio i classici di magnesio e potassio che ci consigliano quando facciamo un’attività sportiva molto intensa, oppure nella stagione estiva, proprio perché li perdiamo attraverso il sudore.
Il contenuto in minerali ci può aiutare nella scelta di un’acqua in bottiglia piuttosto che un’altra, in base anche alla fase della vita che stiamo attraversando. In alcuni periodi sono indispensabili alcuni minerali invece che altri, e quindi qualche indicazione in più può aiutarci in una scelta più consapevole.
L’acqua per i bambini dallo svezzamento all’età infantile
Nei primi sei mesi di vita è il latte materno a supplire alle richieste di acqua nel bambino. In questo periodo si sconsiglia infatti di dare acqua ai bambini, tranne che qualche cucchiaino in condizioni particolari come ad esempio un caldo eccessivo, oppure in caso di episodi di vomito o diarrea.
Per diluire il latte artificiale in polvere le acque più adatte sono quelle minimamente mineralizzate (residuo fisso < 50 mg/l) oppure oligominerali (residuo fisso tra 50 e 500 mg/l).
Altre caratteristiche indispensabili sono basso contenuto di sodio, basso contenuto di nitrati, assenza di nitriti e assenza di ammoniaca.
Acque con queste caratteristiche sono consigliate anche per lo svezzamento (es. prime pappe, ecc.) e per l’età infantile. Sono acque molto leggere e insapori, e quindi adatte al gusto dei più piccoli.
L’acqua per bambini e adolescenti
Nella fase di accrescimento del bambino, e quindi anche nell’adolescenza, aumenta il fabbisogno di calcio, elemento necessario per l’accrescimento delle ossa.
In questa fase le acque più consigliate sono quelle oligominerali o mediominerali, meglio ancora quelle “bicarbonato-calciche”, con un contenuto di calcio superiore a 150 mg/l.
Bere un’acqua ricca di calcio è importante soprattutto per quei bambini intolleranti al lattosio, perché si trovano a limitare o ad eliminare latte e derivati nella propria dieta giornaliera.
L’acqua per la donna in età fertile
Nella donna in età fertile i fabbisogni in sali minerali possono variare nelle varie fasi del ciclo mestruale.
Per il consumo giornaliero va benissimo un’acqua oligominerale o mediamente mineralizzata.
In fase premestruale si verifica spesso una ritenzione di liquidi nei tessuti, e quindi in questo periodo è più adatta un’acqua oligominerale a basso contenuto di sodio (il sodio favorisce il ristagno di liquidi nei tessuti).
Subito prima e durante il ciclo mestruale può essere invece utile un’acqua ad alto contenuto di magnesio (acqua “magnesiaca”) perché questo minerale aiuta ad attenuare i crampi muscolari caratteristici del ciclo.
L’acqua per le donne in gravidanza e in allattamento
In queste fasi della vita della donna il fabbisogno idrico giornaliero aumenta (soprattutto nella fase di allattamento al seno), per cui è molto importante scegliere l’acqua più adatta sia per la mamma e sia per il bambino.
Le acque più adatte sono quelle oligominerali, e che presentino preferibilmente le seguenti caratteristiche per quanto riguarda la composizione in sali minerali:
. Ione bicarbonato superiore a 100 mg/l (aiuta a contrastare l’acidità gastrica)
. Ione calcio superiore a 100 mg/l (il fabbisogno di calcio in gravidanza e in allattamento aumenta, perché bisogna provvedere anche al fabbisogno del bambino)
. Nitrati inferiori ai 10 mg/l
. Sodio inferiore ai 20 mg/l (in gravidanza si verifica spesso ritenzione idrica).
. Il pH dovrebbe essere debolmente acido (compreso tra 5,7 e 6,7) perché aiuta la digestione.
L’acqua per la donne in menopausa e per le persone anziane
La cosa che accomuna la donna in menopausa e la persona anziana è la tendenza a sviluppare osteoporosi, una condizione caratterizzata da una diminuzione della densità ossea e quindi della resistenza delle stesse al carico meccanico, con conseguente predisposizione a fratture.
L’età ed i cambiamenti ormonali che caratterizzano la menopausa causano delle alterazioni dell’assorbimento del calcio, uno dei componenti fondamentali della struttura dell’osso.
Per questo motivo in queste fasi della vita è consigliata un’acqua ad alto contenuto di calcio e magnesio (calcio superiore a 150 mg/l, magnesio superiore a 50 mg/l).
Negli anziani il magnesio aiuta anche a contrastare la stipsi, problema che si presenta con una certa frequenza. Per favorire la diuresi per gli anziani sono comunque indicate acque con un basso residuo fisso: lo stimolo della sete con l’età si altera e si tende a bere di meno, per cui meglio non optare per acque con un residuo fisso molto alto.