L’acqua proveniente dal Monviso, una delle sorgenti più elevate d’Europa, è apprezzata per la sua eccezionale leggerezza e purezza.
• Introduzione
• Caratteristiche delle acqua minerali: cosa guardare in etichetta
• L’etichetta dell’acqua Monviso
Introduzione
La sorgente dell’acqua Monviso si trova nelle Alpi. Caratterizzata da un basso residuo fisso e povera di sodio, l’acqua Monviso è un’acqua molto leggera adatta all’alimentazione dei neonati e dei bambini nonché per favorire la diuresi, contrastando ipertensione e ritenzione idrica.
Tra le acque minerali presenti in commercio l’acqua Monviso è una di quelle con residuo fisso e contenuto di sodio più bassi. Queste caratteristiche la classificano tra le acque minimamente mineralizzate (residuo fisso < 50 mg/l) ed a basso contenuto di sodio, particolarmente adatte all’alimentazione dei neonati, dei bambini e dei soggetti ipertesi o comunque in tutti i casi di ritenzione idrica, in quanto favorisce la diuresi.
L’acqua Monviso nasce nelle Alpi da una delle fonti più alte d’Europa: la Sorgente Fucine in Luserna San Giovanni, a Torino. Viene imbottigliata ai piedi del Monte Monviso ed è considerata una delle acqua più pure proprio perché nasce in una zona protetta dall’inquinamento e lontana dall’insediamento umano.
Le sue caratteristiche la rendono un’acqua ampiamente apprezzata e consumata sia in Italia e sia all’estero. Può essere consumata da tutta la famiglia: stimola la diuresi e contrasta la ritenzione idrica migliorando inestetismi come “buccia d’arancia” e cellulite. Il basso contenuto di sodio la rende un’acqua adatta per chi soffre di ipertensione arteriosa e per la preparazione di alimenti per neonati. Oltre a questo è un’acqua leggera e consigliata per il consumo giornaliero di tutta la famiglia.
Non dimentichiamo che l’acqua è un alimento indispensabile per la salute umana. Pur non apportando macronutrienti (né carboidrati, né proteine e né grassi) l’acqua ha un ruolo fondamentale in tutti i principali processi metabolici, quali ad esempio il trasporto dell’ossigeno dei nutrienti nonché la corretta digestione e la regolazione del transito intestinale. Il 50-60 per cento del corpo umano è composto da acqua, il che dimostra quanto essa sia importante. La corretta idratazione aiuta a depurare l’organismo da scorie e tossine ed a mantenere elastica la pelle prevenendo così l’invecchiamento cutaneo.
Caratteristiche delle acqua minerali: cosa guardare in etichetta
Ogni acqua ha le proprie peculiari caratteristiche per quanto riguarda la composizione in minerali ed oligoelementi. Nelle acque in bottiglia è tutto riportato in etichetta: tali informazioni sono molto utili ad aiutarci nella scelta dell’una piuttosto che un’altra per gusto oppure per le nostre particolari esigenze.
Ma quali sono le caratteristiche principali che dobbiamo guardare?
Residuo fisso: indica quanti sali minerali sono disciolti in un litro d’acqua. In base al valore le acque si classificano in ordine crescente come minimamente mineralizzate, oligominerali, medio minerali e ricche di sali minerali. Generalmente per il consumo giornaliero sono consigliate acque con un basso residuo fisso (es. oligominerali), ma in alcune situazioni, ad esempio per lo sport, possono essere più indicate quelle medio minerali.
Nitrati e nitriti: sono sostanze potenzialmente dannose per l’organismo se assunte in elevate quantità, per cui meglio scegliere acque che ne abbiamo un contenuto basso. I nitrati non dovrebbero mai superare i 45 mg per litro mentre i nitriti dovrebbero essere quasi assenti.
pH: è indice dell’acidità dell’acqua (pH 7 è neutro, più alto l’acqua è alcalina, più basso l’acqua è acida). L’aggiunta di anidride carbonica rende l’acqua più acida. In generale è consigliato bere un’acqua alcalina, ma ad esempio l’acqua con aggiunta di anidride carbonica può essere utile a favorire la digestione.
Durezza: indicata in gradi francesi (F°) è legata alla quantità di calcio e magnesio presenti, i quali rendono l’acqua più o meno calcarea. Un’acqua dura e quindi molto calcarea non è consigliata per chi soffre di calcoli renali o renella.
Sodio: è sempre più consigliata un’acqua a basso contenuto di sodio, in particolare per l’alimentazione dei neonati, dei bambini e degli ipertesi. Un’acqua a basso contenuto di sodio favorisce il drenaggio dei liquidi e la conseguente eliminazione di scorie e tossine, per cui va bene un po’ per tutti. Per chi soffre di pressione bassa però, in particolare nel periodo estivo nel quale si perdono più liquidi, potrebbe essere più indicata un’acqua con un contenuto di sodio un po’ più alto.
L’etichetta dell’acqua Monviso
Torniamo alla nostra acqua Monviso, e studiando più da vicino l’etichetta vediamo che è un’acqua con un residuo fisso molto basso (intorno ai 47 mg/l, che la classificano come acqua minimamente mineralizzata oppure oligominerale), un pH intorno a 6,9 quindi praticamente neutro, un contenuto di sodio inferiore allo 0,0002% quindi uno tra i più bassi tra le acque in commercio ed una durezza inferiore a 4 gradi francesi che la rendono un’acqua molto dolce e leggera.
Queste caratteristiche rendono l’acqua Monviso un’acqua molto leggera, adatta in moltissime situazioni quali contrasto di ritenzione idrica e cellulite, ipertensione, presenza di renella e preparazione di alimenti per neonati.