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Acqua Lete Vs Acqua San Bernardo: analogie e differenze

Acqua Lete vs acqua San Bernardo

L’acqua Lete e l’acqua San Bernardo sono entrambe povere di sodio, ma una è effervescente naturale e l’altra liscia. Vediamo insieme quali sono le analogie e quali le differenze.

• Acqua San Bernardo: depurazione e leggerezza
• Acqua Lete: ricca di calcio, povera di sodio
• Acqua Lete e Acqua San Bernardo: analogie e differenze
• Conclusioni
• Dove acquistarle

Acqua Lete e Acqua San Bernardo: la prima molto più conosciuta, la seconda un po’ meno. Della prima sappiamo che contiene poco sodio (ricorderete tutti la pubblicità con la particella di sodio solitaria!) e che fa bene alla salute delle ossa. L’ultimo messaggio pubblicitario, infatti, è il seguente: “Acqua Lete: ottima mossa, per le tue ossa”

L’acqua San Bernardo non la ricordiamo invece molto per gli spot pubblicitari. La comunicazione di questo marchio ha infatti puntato sempre di più sul design: le prime etichette ed i manifesti pubblicitari furono realizzati negli anni ’30 da alcuni tra i più importanti artisti attivi a Torino. Nel 1994, è Giorgetto Giugiaro, designer di fama internazionale, a realizzare la famosa bottiglia “gocce dell’acqua San Bernardo, 75 ml in vetro, arricchita da 88 piccole gocce in rilievo.  

Gli appassionati di design, quindi, ricorderanno certamente quella che è stata la strategia comunicativa dell’acqua San Bernardo. Tutti gli altri però ricorderanno di più l’acqua Lete, per le sempre simpatiche pubblicità che si sono susseguite negli anni, accompagnate da testimonial sempre più azzeccati.

Dalla strategia di comunicazione dell’acqua Lete abbiamo capito che ha un basso contenuto di sodio ma anche una concentrazione significativa di calcio. L’acqua Lete può quindi essere serenamente bevuta anche dalle persone che devono seguire una dieta iposodica perché magari hanno problemi di pressione alta, ma è anche ottima per gli sportivi e in tutte quelle situazioni nelle quali si necessita di più calcio, quali ad esempio gravidanza e allattamento. Il calcio è importante anche per le persone anziane, perché con gli anni che passano le ossa tendono a demineralizzarsi.

Dell’acqua San Bernardo invece, o siamo per qualche motivo degli appassionati consumatori, oppure non sappiamo praticamente niente delle sue caratteristiche: approfittiamo quindi di questo articolo per conoscerla meglio ed apprezzarne le sue peculiari qualità.

Acqua San Bernardo: depurazione e leggerezza

L’acqua San Bernardo è un’acqua estremamente leggera: il suo residuo fisso, parametro che indica la concentrazione di minerali presenti, è pari a 34,9 mg/L. L’acqua San Bernardo è quindi una delle acque più leggere tra quelle italiane. Se volessimo fare un confronto con l’acqua Sant’Anna, una delle acque che sappiamo essere più leggere anche perché consigliate per l’alimentazione dei neonati, ha un residuo fisso di 22 mg/l.

L’acqua San Bernardo rientra quindi a pieno titolo nelle acque minimamente mineralizzate, e come la Sant’Anna può essere utilizzata per la diluizione del latte per neonati e per la preparazione dei cibi nello svezzamento. Questo perché l’acqua San Bernardo, oltre ad avere un residuo fisso molto basso, possiede anche tutte le altre caratteristiche richieste: basso contenuto di sodio (0,8 mg/L), bassissimo di nitrati (1,4 mg/L), praticamente assenza di nitriti (<0,002 mg/L), pH neutro (pari a 7).

Queste caratteristiche danno all’acqua San Bernardo elevate proprietà diuretiche e quindi depurative: viene assorbita velocemente nel sistema digestivo ed eliminata rapidamente con le urine. Questo favorisce l’eliminazione efficiente ed efficace delle scorie azotate (urea) e dell’acido urico, il che aiuta anche a prevenire la formazione di calcoli renali.

Acqua Lete: ricca di calcio, povera di sodio

L’acqua Lete non può essere invece considerata un’acqua leggera: il suo residuo fisso, pari a 860 mg/l, la classifica tra le acque mediamente mineralizzate

Tra i sali minerali, quelli che più le conferiscono peculiari qualità sono il calcio ed il sodio. L’acqua Lete è un’acqua iposodica (sodio pari a 4,9 mg/L) e ricca di calcio (calcio pari a 310 mg/L). 

Le acque possono essere classificate iposodiche quando il sodio è inferiore a 20 mg/L e calciche (ossia ricche di calcio) quando questo minerale è superiore a 150 mg/L, quindi l’acqua Lete rientra perfettamente all’interno di questi parametri.

Chi soffre di pressione alta può pertanto bere tranquillamente acqua Lete: anzi, l’acqua Lete potrebbe essere quella più consigliata se oltre ad essere ipertesi abbiamo anche già compiuto i 60 anni. In questa fase (nelle donne anche prima, se sopraggiunge la menopausa) si assiste ad una perdita di minerali dalle ossa. Il principale costituente di questo tessuto è il calcio, per cui è consigliato incrementarne il fabbisogno, e quindi un’acqua ricca di calcio è senza dubbio una valida alleata.

L’acqua Lete può essere un ottimo aiuto per integrare il calcio nelle persone che non consumano latticini per problemi di allergie o intolleranze, oppure per gli sportivi in quanto anche in questo caso c’è bisogno di rinforzare le ossa. 

Altra proprietà dell’acqua Lete è legata alla sua effervescenza naturale, qualità che la rende un’acqua utile per le persone che soffrono di pesantezza dopo i pasti, in quanto l’effervescenza naturale aiuta la digestione.

Acqua Lete e Acqua San Bernardo: analogie e differenze

Quello che hanno in comune l’acqua Lete e l’acqua San Bernardo è il basso contenuto di sodio. Nell’acqua San Bernardo il sodio è bassissimo, nell’acqua Lete più alto ma comunque molto al di sotto del limite fissato per considerare un’acqua iposodica. Sono quindi entrambe adatte a chi soffre di ipertensione, ma mentre la San Bernardo è più adatta per l’alimentazione dei neonati e dei bambini in fase di svezzamento, l’acqua Lete è più rivolta ad un pubblico di consumatori adulti.

La differenza più grande tra le due acque sta invece nel contenuto di quelli che sono gli altri minerali: l’acqua San Bernardo ha un basso contenuto, oltre che di sodio, anche di calcio, potassio e magnesio, mentre come abbiamo visto nel paragrafo precedente l’acqua Lete ha un contenuto di calcio più alto, tale da classificarla tra le acque ricche di calcio

Questo rispecchia perfettamente la differenza che c’è in termini di residuo fisso: 34,9 mg/L della San Bernardo Vs 860 mg/L della Lete. 

Conclusioni

Sulla base di questo, possiamo concludere con le considerazioni seguenti:

• Dato il basso residuo fisso, l’acqua San Bernardo è indicata nell’alimentazione dei neonati mentre l’acqua Lete no;

• Dato il basso residuo di sodio di entrambe, sia l’acqua Lete e sia l’acqua San Bernardo possono essere consumate da chi soffre di pressione alta. L’acqua San Bernardo può aiutare di più nella prevenzione dei calcoli renali grazie al bassissimo residuo fisso;

• Dato l’elevato contenuto di calcio dell’acqua Lete, questa può aiutare a raggiungere il fabbisogno giornaliero nelle persone anziane, nelle donne in menopausa, gravidanza e allattamento e negli intolleranti/allergici ai latticini.


Dove acquistarle

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