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Benessere, etichette e confronto tra Acqua San Benedetto e Acqua Nerea

Benessere, etichette e confronto tra Acqua San Benedetto e Acqua Nerea

Scopriamo le differenze tra Acqua San Benedetto e Acqua Nerea: saper leggere le caratteristiche in etichetta ci permette di scegliere l’acqua ideale per il nostro benessere.

.1 Cosa c’è scritto nell’etichetta di una bottiglia d’acqua
.2 Acqua San Benedetto: leggerezza e purezza quotidiana
.3 Acqua Nerea: equilibrio e purezza dalle sorgenti umbre
.4 Confronto tra Acqua San Benedetto e Acqua Nerea: quale scegliere?

L’acqua è l’elemento fondamentale della vita e uno dei pilastri del benessere quotidiano. Idratarsi in modo corretto è essenziale per il funzionamento del nostro organismo, per la salute della pelle, per la concentrazione mentale e persino per il metabolismo. Tuttavia, non tutte le acque sono uguali: ogni acqua minerale possiede caratteristiche specifiche che dipendono dalla sorgente, dalla composizione minerale e dal grado di mineralizzazione. Leggere attentamente l’etichetta di un’acqua in bottiglia è quindi il primo passo per scegliere l’acqua più adatta alle proprie esigenze.

Sull’etichetta di un’acqua minerale naturale troviamo informazioni fondamentali come il residuo fisso, che indica la quantità di sali minerali disciolti, il contenuto di sodio, il pH e la temperatura alla sorgente. Il residuo fisso permette di distinguere tra acque minimamente mineralizzate (residuo fisso inferiore a 50 mg/L), oligominerali (residuo fisso compreso da 50 e 500 mg/L), e minerali (residuo fisso maggiore a 500 mg). In base a questi parametri, è possibile ad esempio capire se un’acqua è più indicata per chi pratica attività fisica, per chi soffre di ritenzione idrica o di ipertensione, o per chi vuole favorire la digestione.

In questo articolo analizzeremo due acque italiane tra le più conosciute: l’Acqua San Benedetto e l’Acqua Nerea, due marchi che rappresentano entrambi l’eccellenza delle sorgenti italiane, ma con caratteristiche differenti.

In generale, possiamo definire l’acqua San Benedetto un’acqua oligominerale che si distingue per leggerezza e versatilità, ideale per il consumo quotidiano di tutta la famiglia. L’acqua Nerea invece, che nasce nel cuore dell’Umbria in un contesto naturale incontaminato, presenta una composizione minerale molto equilibrata che la rende particolarmente indicata per chi cerca purezza e naturalezza.

Per avere delle informazioni più dettagliate è però fondamentale saper leggere l’etichetta: conoscere la composizione in minerali delle diverse acque in commercio ci permetterà di capire quali sono quelle più adatte alle nostre esigenze di idratazione e gusto.

1. Cosa c’è scritto nell’etichetta di una bottiglia d’acqua

L’etichetta è la carta d’identità dell’acqua in bottiglia: vi vengono riportate indicazioni relative alla sorgente, temperatura alla fonte, stabilimento di imbottigliamento. Da qui potremmo già farci un’idea dell’acqua che stiamo per bere, ma per essere ancora più consapevoli, gli elementi principali da tenere in considerazione sono i seguenti:

  • Residuo fisso a 180°C: come accennato in precedenza, il residuo fisso indica la quantità totale di sali minerali disciolti (in mg/L). Se minore di 50 mg/L l’acqua si definisce minimamente mineralizzata, se compreso tra 50 e 500 mg/L siamo in presenza di un’acqua oligominerale, sopra i 500 mg/L parliamo di acqua minerale. Sopra i 1500 mg/L l’acqua si definisce “ricca di sali minerali”.
  • Sodio (Na): un’acqua viene definita iposodica o povera di sodio quando questo minerale è presente in concentrazioni inferiori a 20 mg/L. L’acqua iposodica è indicata, ad esempio, per chi soffre di ipertensione o ritenzione idrica.
  • pH: misura acidità o alcalinità dell’acqua, è considerato equilibrato quando compreso tra 6,5 e 8.
  • Durezza: valori bassi di questo parametro indicano un’acqua più leggera e più pura.

Altri minerali utili da prendere in considerazione sono il Calcio (Ca), che sappiamo essere importante per la salute delle nostre ossa. Attenzione però a chi soffre di calcoli renali, perché in quel caso un’acqua calcica dovrebbe essere evitata.

La presenza di bicarbonato regolarizza l’equilibrio acido base e favorisce la digestione. Le acque molto ricche di magnesio possono aiutare il transito intestinale e quindi essere utili a chi soffre di stitichezza. Per l’alimentazione dei neonati e dei bambini invece, sono indicate acque povere di minerali, quindi con un residuo fisso basso (inferiore ai 50 mg/L) e con un basso contenuto di sodio.

L’acqua rappresenta circa il 60% del peso corporeo di un adulto, e fino al 75% di quello di un neonato. La sua presenza è fondamentale per regolare la temperatura corporea, trasportare nutrienti, eliminare tossine e mantenere l’equilibrio elettrolitico. Una corretta idratazione contribuisce anche alla concentrazione mentale ed alla salute della pelle. Gli esperti consigliano infatti di bere in media almeno 1,5-2 litri di acqua al giorno, modulando ovviamente la quantità in base alla stagione (in estate dovremmo bere di più, perché perdiamo liquidi con la sudorazione) ed all’attività fisica.

Saper leggere l’etichetta ci permetterà di scegliere quella più adatta a noi, per quel particolare momento e specifiche esigenze.

2. Acqua San Benedetto: leggerezza e purezza quotidiana

L’acqua San Benedetto nasce da una sorgente profonda situata in un parco naturale nelle Alpi Venete, e il primo stabilimento di imbottigliamento si trova a Scorzé (VE). È un’acqua oligominerale con un residuo fisso di circa 272 mg/L, quindi leggera e facilmente assimilabile dall’organismo. Il sodio è molto basso (circa 5,8 mg/L), il che la rende perfetta per chi desidera un aiuto per drenare i liquidi e come supporto a una dieta iposodica.

Dal primo stabilimento di Scorzé l’azienda ha subito una forte espansione, vantando ad oggi sorgenti e stabilimenti di imbottigliamento lungo tutta la penisola italiana. In tutti i siti l’azienda si contraddistingue per i controlli rigorosi, che permettono di preservare la purezza della sorgente e garantiscono la costanza della composizione chimica dell’acqua. San Benedetto mantiene un forte impegno anche nella sostenibilità ambientale, con bottiglie realizzate in PET riciclato e una filiera produttiva a impatto zero di CO₂. 

L’acqua è disponibile nelle varianti naturale, leggermente frizzante e frizzante, ed in vari formati che vanno dal mezzo litro al classico litro e mezzo.

Se mettiamo insieme caratteristiche chimico-fisiche e organolettiche, potremmo definire l’acqua San Benedetto come un’acqua per tutti i giorni: gusto morbido e neutro, bilanciata e rispettosa dell’ambiente, ideale per un’idratazione costante e gradevole.

3. Acqua Nerea: equilibrio e purezza dalle sorgenti umbre

L’acqua Nerea nasce in Umbria, in un luogo immerso nella natura incontaminata del Parco Nazionale dei Monti Sibillini. 

Il suo residuo fisso è circa 160 mg/L, quindi come l’acqua San Benedetto è un’acqua oligominerale, anche se leggermente più leggera, dal gusto piacevole e fresco. 

Il contenuto di sodio è basso (5,8 mg/L) quindi come la San Benedetto anche la Nerea è un’acqua iposodica. Caratteristiche peculiari sono invece la ricchezza di bicarbonato e calcio (rispettivamente 173,7 mg/L e 58,0 mg/L), minerali indispensabile per la salute delle ossa e dei denti, e la bassissima concentrazione di nitrati (1,1 mg/L), sinonimo di purezza e assenza di contaminazioni nelle falde. Grazie alla presenza di bicarbonato e calcio, l’acqua Nerea è indicata anche per aiutare la digestione e per gli sportivi durante l’attività fisica, in quanto il bicarbonato agisce da “tampone” per neutralizzare l’acido lattico.

Il punto di forza di Nerea è senza dubbio l’ambiente incontaminato dal quale proviene: tra i monti dell’Appennino umbro-marchigiano, l’acqua filtra naturalmente attraverso rocce calcaree che le donano un equilibrio minerale unico.

Come azienda, anche la Nerea promuove un approccio eco-sostenibile, utilizzando energia rinnovabile e materiali riciclabili per il confezionamento.

4. Confronto tra Acqua San Benedetto e Acqua Nerea: quale scegliere?

San Benedetto e Nerea sono entrambe acque oligominerali che uniscono leggerezza e versatilità ad un gusto neutro e morbido, e sono pertanto perfette per un consumo giornaliero. 

L’acqua San Benedetto è un’acqua ideale da mettere in tavola per tutta la famiglia da bere durante il giorno per idratarsi correttamente. Stessa cosa vale per l’acqua Nerea, ma la composizione minerale di quest’ultima, in particolare per quanto riguarda calcio e bicarbonato, la rende preferibile per quelle persone che hanno difficoltà digestive

Entrambe le acque hanno un basso contenuto di sodio, per cui possono essere tranquillamente consumate anche da anziani, bambini e dalle persone che soffrono di ritenzione idrica e ipertensione.

Dal punto di vista ambientale, entrambe le aziende hanno fatto passi avanti nella sostenibilità, riducendo le emissioni e utilizzando materiali riciclati.

In conclusione, San Benedetto e Nerea rappresentano entrambe due eccellenze italiane che uniscono purezza, gusto e rispetto per la natura, quindi la scelta dell’una o dell’altra dipende esclusivamente dal gusto personale.

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