Mettiamo a confronto Acqua Sant’Anna e Acqua Norda, due acque italiane che spiccano per leggerezza e purezza, analizzando le caratteristiche peculiari di ognuna.
• Acqua Sant’Anna e Acqua Norda: le sorgenti
• Acqua Sant’Anna e Acqua Norda: le caratteristiche organolettiche
• Acqua Sant’Anna e Acqua Norda: i benefici e le indicazioni di utilizzo
Le acque in bottiglia disponibili sul mercato sono molteplici: alcune hanno gusto e caratteristiche simili, altre invece, se messe a confronto, risultano al palato molto diverse. Eppure è solo acqua, che per definizione dovrebbe essere un “composto chimico trasparente privo d’odore e di sapore”. L’acqua non ha certamente un sapore deciso e definito, ma può capitare che, sorseggiando acque diverse, si colgano delle sfumature caratteristiche: una è più leggera e un’altra più dura, una è più sapida, una più amara, un’altra può avere un sapore ferroso, e così via.
Quello che potremmo definire il sapore di un’acqua dipende soprattutto dalle concentrazioni di minerali presenti, che a loro volta dipendono da quello che è il percorso dell’acqua lungo la falda nel sottosuolo fino alla sorgente. È infatti nel sottosuolo, a seconda del tipo di terreno o di roccia presente, che l’acqua si arricchisce di sali minerali ed oligoelementi, quali ad esempio calcio, magnesio, ferro, potassio, ecc.
Volendo quindi fare un confronto tra due acque minerali dovremo prendere in considerazione tutti questi aspetti, e parlare quindi del paesaggio che circonda le sorgenti di origine, e successivamente di quello che è il residuo fisso e di quelli che sono i minerali e gli oligoelementi presenti.
In questo articolo mettiamo a confronto due acque oligominerali, Acqua Sant’Anna e Acqua Norda, due acque che da sempre si contraddistinguono per qualità e purezza. Le due acque sono diverse sia per origine geografica e sia per caratteristiche chimiche, eppure presentano entrambe un basso contenuto di sodio ed un basso residuo fisso, e sono quindi particolarmente apprezzate da coloro che cercano un’acqua leggera e ideale per il consumo quotidiano.
Acqua Sant’Anna e Acqua Norda: le sorgenti
La sorgente dell’acqua Sant’Anna si trova nella Valle Stura di Demonte, in provincia di Cuneo, a un’altitudine superiore ai 1.500 metri sul livello del mare. Il paesaggio che la circonda è un ambiente naturale incontaminato, il quale garantisce la qualità di un’acqua che ha mantenuto le sue caratteristiche naturali per millenni. La sorgente è protetta dalle montagne che la circondano, e questo consente a Sant’Anna di offrire un’acqua che si contraddistingue soprattutto per la sua straordinaria leggerezza, tale da renderla adatta anche alla preparazione del latte per l’infanzia.
L’Acqua Norda proviene, invece, da cinque sorgenti situate alcune in Lombardia ed alcune nel centro-nord Italia. La sorgente più nota è quella della Valtellina. Con la sua gamma di sorgenti nel cuore delle foreste nordiche, Norda riesce a proporre delle acque minerali lievemente diverse da loro, ma tutte accomunate da purezza e leggerezza. L’azienda è nota inoltre per la sua politica di sostenibilità, che l’ha portata a valorizzare sorgenti situate in territori incontaminati e preservati.
Acqua Sant’Anna e Acqua Norda: le caratteristiche organolettiche
Come abbiamo già accennato, entrambe le acque presentano un basso residuo fisso e un basso contenuto di sodio.
Il residuo fisso è il parametro che esprime il quantitativo dei sali disciolti in un’acqua, e nella Sant’Anna è particolarmente basso: 22 mg/L. L’acqua Sant’Anna è quindi definita un’acqua minimamente mineralizzata (residuo fisso fino a 50 mg/L). L’acqua Norda invece, pur essendo leggera, presenta un residuo fisso e quindi un quantitativo di sali disciolti leggermente più alto, compreso tra 50 e 80 mg/L a seconda della sorgente di appartenenza. L’acqua Norda si colloca pertanto nel gruppo delle acque oligominerali (residuo fisso compreso tra 50 e 500 mg/L).
L’acqua Sant’Anna, rispetto all’acqua Norda, è quindi più leggera: non a caso è conosciuta come una delle acque più leggere disponibili in Italia, ed in quanto tale è adatta al consumo anche delle fasce di persone più sensibili, come anziani e neonati, ed è anche adatta a chi necessita di un’acqua delicata per problematiche legate al funzionamento dei reni.
Entrambe le acque presentano un basso contenuto di sodio. Anche qui quello dell’acqua Sant’Anna è più basso, pari a circa 1 mg/L, mentre quello dell’acqua Norda di poco maggiore: circa 2,2 mg/L. Entrambe le acque possono essere comunque classificate come iposodiche, e quindi adatte anche per chi ha problemi di ipertensione o ritenzione idrica, e per chi si trova in generale a dover seguire una dieta a basso contenuto di sale.
Acqua Sant’Anna e Acqua Norda: i benefici e le indicazioni di utilizzo
L’acqua Sant’Anna si contraddistingue per la sua estrema leggerezza: adatta per chi deve seguire una dieta a basso residuo di minerali e povera di sodio, oppure a chi soffre di ritenzione idrica e necessita di un’acqua che possa aiutare a favorire la diuresi. L’acqua Sant’Anna rispetta inoltre tutte le caratteristiche che deve possedere un’acqua da utilizzare nella preparazione del latte per neonati (residuo fisso inferiore a 50 mg/L, basso contenuto di sodio e di nitrati, assenza di nitriti), ed è quindi questa la sua principale indicazione. Non a caso, anche l’etichetta riporta chiaramente l’immagine di un neonato.
L’acqua Norda, dal canto suo, è comunque un’acqua iposodica e oligominerale, con un residuo fisso tra i più bassi nel gruppo delle oligominerali. È quindi un’acqua adatta per il consumo quotidiano di tutta la famiglia, e può essere utilizzata anche da coloro che devono seguire una dieta iposodica. Non è adatta alla preparazione del latte per neonati perché il residuo fisso è superiore, anche se di poco, ai 50 mg/L.
Norda è quindi più conosciuta per la sua ampia versatilità, in quanto adatta sia a un consumo quotidiano e sia per il reintegro di sali minerali dopo l’attività fisica. La leggera mineralizzazione di quest’acqua la rende adatta infatti anche per chi ha necessità di un’acqua in grado di mantenere e supportare l’equilibrio elettrolitico, in particolare nei periodi di caldo o durante un allenamento. L’acqua Norda si distingue anche per la sua ricchezza di oligoelementi come zinco e manganese, i quali supportano le funzioni metaboliche e immunitarie.
Entrambe le acque Norda e Sant’Anna sono quindi adatte al consumo quotidiano, ma si può scegliere l’una o l’altra a seconda di quali sono le specifiche esigenze di idratazione personali.
Chi cerca un’acqua leggera, dal residuo fisso estremamente basso e che sia adatta anche ai neonati o ai bambini più piccoli, o a chi ha esigenze specifiche di leggerezza per i reni, Sant’Anna rappresenta senz’altro la soluzione ideale. La sua leggerezza ed il contenuto minimo di sodio la rendono adatta a tutta la famiglia, e la rendono particolarmente apprezzata da chi desidera un’acqua dal gusto molto delicato.
Per chi invece è alla ricerca di un’acqua minerale leggermente più ricca, senza rinunciare a freschezza, leggerezza e purezza, Norda offre sicuramente una gamma di scelta più diversificata, con un residuo fisso moderato, che fornisce un leggero apporto di minerali. L’acqua Norda è adatta anche agli sportivi e a chi desidera un’acqua in grado di supportare la tonicità mentale, il sistema immunitario ed il bilancio idrosalino.
In ogni caso, sia Sant’Anna che Norda rappresentano eccellenti opzioni di acqua. La scelta si basa principalmente sulle preferenze personali e sulle esigenze individuali di idratazione. Sant’Anna è l’acqua di elezione per chi cerca la massima delicatezza, mentre Norda rappresenta una soluzione più versatile per diverse occasioni e necessità di idratazione.